Cose importanti da sapere per
regolarizzare “badanti” e “colf” che
lavorano in nero.
1) Quando
posso chiedere la regolarizzazione del loro rapporto di lavoro?
Da
martedì 1 settembre a mercoledì 30 settembre.
Solamente
in questo periodo, le persone italiane, comunitarie, oppure extracomunitarie
con carta di soggiorno, possono chiedere di regolarizzare i rapporti di lavoro
di colf e badanti.
La regolarizzazione può avvenire solo se l’attuale rapporto di lavoro, al 30
giugno 2009 era in svolgimento da almeno 3 mesi. (cioè prima del 1 aprile).
2) Quante
colf e badanti posso regolarizzare e quante ore devo impiegarle?
Ogni
nucleo familiare potrà regolarrizzare, al massimo,
una sola colf e due badanti ExtraUe.
Nessun
limite è fissato per lavoratori italiani o comunitari.
La
retribuzione convenuta non deve essere inferiore a quella prevista dal vigente
contratto collettivo nazionale di riferimento.
Solo per le colf il minimo di impiego settimanale dovrà essere di 20 ore.
3) Devo
avere un reddito minimo per fare la domanda di regolarizzazione?
Per la colf sì. Devo dimostrare un reddito minimo di 20.000 euro.
Se in famiglia ci sono più redditi, il riferimento minimo sale a 25.000 euro
Nessun riferimento al reddito è previsto per la regolarizzazione della badante, ma in questo caso l’ASL, oppure
il medico personale, deve certificare la condizione, totale o parziale, di non
autosufficienza dell’assistito, già dal momento dell’inizio del rapporto di lavoro.
4) Come si fa la domanda?
Per i lavoratori italia e comunitari la “dichiarazione di attività di assistenza e di sostegno alle famiglie” dovrà essere presentata all’Inps.
Per
i lavoratori extracomunitari invece la domanda dovrà essere trasmessa, via
internet, allo Sportello Unico per l’Immigrazione della provincia di
riferimento.
Per le “badanti”, la domanda può essere avanzata dalla persona assistita o da un suo familiare, anche se non convivente.
5) Come saprò che la domanda è stata accolta?
Per la colf o la badante extraUe, sarà lo Sportello Unico per l’Immigrazione, a chiamare datore di lavoro e lavoratore per la firma del Contratto di Soggiorno ed avviare la richiesta del permesso di soggiorno come da regolare procedura.
6) Quanto mi costerà la regolarizzazione?
Al datore di lavoro è richiesto un contributo forfettario di 500 euro e gli estremi del pagamento dovranno essere riportati nella domanda di emersione inoltrata nel periodo dal martedì 1 settembre al mercoledì 30 settembre prossimo venturo.
Successive circolari applicative stabiliranno dove e come dovrà avvenire il pagamento.
7) E
allo straniero quanto costerà?
ll costo per la domanda di permesso di soggiorno,
successivo alla regolarizzazione del rapporto di lavoro, è di circa 70 euro.
In
più gli sarà richiesto un contributo, tra un minimo di 80 euro ed un massimo di
200 euro, previsto dalle norme del “Pacchetto
Sicurezza” ultimamente approvate dal parlamento.
8) Avevo
già chiesto di regolarizzare la colf e la badante nel 2007 con il “Decreto
Flussi”: posso fare la domanda di regolarizzazione?
Anche
chi è in attesa di una risposta alla domanda di nulla-osta per l’assunzione
presentata nell’ambito dei Flussi 2007 e 2008, può continuare ad aspettare lo
scorrimento della graduatoria, oppure chiedere la regolarizzazione, con
cancellazione del percorso flussi.
9) La
mia badante ha già ricevuto un provvedimento di espulsione: posso
regolarizzarla lo stesso?
Sì,
è possibile. La regolarizzazione è consentita anche per i lavoratori espulsi
perché non in possesso del permesso di soggiorno o perché lo stesso era
scaduto.
Restano
esclusi gli stranieri la cui espulsione è per motivi di sicurezza, ordine
pubblico o terrorismo. Esclusi gli “inammissibili” e chi è stato condannato,
anche con sentenza non definitiva, per un reato per cui è previsto l’arresto
obbligatorio o facoltativo in flagranza.
10) La
regolarizzazione cancella le violazioni, sia per il datore di lavoro che per il
lavoratore?
I
procedimenti penali a carico del lavoratore per violazione delle norme di
ingresso e soggiorno, così come quelli a carico del datore di lavoro, saranno
sospesi ed estinti al buon esito della regolarizzazione. Tra l’altro, fino al
termine dell’istruttoria della procedura di emersione, il lavoratore non potrà
essere espulso.
Attenzione però: il datore di
lavoro che dichiari il falso rischia da uno a sei anni di reclusione.
11) Chi
può avanzare la richiesta di regolarizzazione?
Solo
i datori di lavoro italiani, comunitari o extracomunitario in possesso della
Carta di Soggiorno, possono regolarizzare “colf
e badanti” che, al 30 giugno 2009, erano già occupati da loro da almeno tre
mesi, continuando ad esserlo al momento della domanda
12) Chi
mi aiuterà? E se sì come?
Tutte le sedi CGIL daranno assistenza
gratuita, aprendo un servizio dedicato da martedì 1 settembre a mercoledì
30 settembre.
Due consigli:
Per
evitare code caotiche, non andare i primissimi di settembre! L’ordine di invio
è neutro, saranno accettate tutte le richieste fatte a norma.
Non
dare soldi a nessuno e non dare retta a chi non conosci bene!
… affidati solo ad Associazioni e Patronati
seri come l’INCA – CGIL.
13) Quale
documentazione devo portare?
Dati
identificativi del datore di lavoro
Generalità
del lavoratore extraUe
Dichiarazione
dei redditi del datore di lavoro (solo per regolarizzare le “colf”)
Ricevuta
del pagamento del contributo forfettario di 500 euro.
14) Dove
posso reperire i modelli F24 “Versamenti con elementi identificativi”?
I
modelli F24 “Versamenti con elementi identificativi” sono reperibili on-line
sul sito del Ministero dell’Interno, su quello del Ministero del Lavoro, della
Salute e delle Politiche Sociali e su quello dell’Agenzia dell’Entrate e
possono essere stampati direttamente per effettuare il pagamento del contributo
forfettario di 500 euro.
15) Pagando
il contributo di 500 euro mi verranno chiesti altri versamenti arretrati?
Il contributo è rivolto a fornire la copertura
assistenziale e previdenziale dal periodo 1° aprile – 30 giugno 2009
(2°semestre 2009). Per il periodo precedente, i datori di lavoro che abbiano
indicato nella domanda di emersione una data di inizio del rapporto di lavoro
antecedente al 1° aprile, saranno invitati dall’INPS a compilare l’apposito
mod. LD15-ter, scaricabile dal sito dell’Istituto stesso.
16) Quale
reddito occorre prendere in considerazione?L’imponibile, il lordo o il netto?
Il reddito è richiesto solo in caso di sostegno al
lavoro familiare ed è il reddito imponibile (al lordo delle imposte).
17) Sono
una persona anziana e vivo solo. Vorrei regolarizzare la sig.ra che mi aiuta in
casa ma non ho reddito sufficiente, come posso fare?
Per regolarizzare le badanti non occorre
certificare il possesso di un reddito ma solo esibire, al momento della
convocazione presso lo Sportello Unico, il certificato medico dal quale risulti
la limitazione dell’autosufficienza.
18) Vorrei
regolarizzare la badante di mia madre che vive in città diversa dalla mia.
Posso fare la domanda? Devo dimostrare i redditi?
Sì, la domanda è telematica e viene inoltrata
automaticamente allo Sportello competente in base alla provincia ove la badante
lavora. E’ sufficiente produrre in certificato medico dal quale risulti la
limitazione dell’autosufficienza e non occorre dimostrare il possesso di un
reddito minimo.
19) Devo
regolarizzare una badante. Se dopo la presentazione della domanda, in attesa di
esser chiamato per la firma del contratto, la persona non autosufficiente cessa
di vivere la domanda viene rigettata?
In caso di decesso del datore di lavoro, la domanda
viene rigettata, ferma restando la possibilità, per i familiari dello stesso,
di subentrare nell’assunzione.
20) Devo
pagare la marca da bollo come nel caso di domanda sulla base del decreto
flussi?
Sì, va pagata la marca da bollo di euro 14,62 e
nella domanda va indicato il numero di codice a barre della marca stessa, che
dovrà essere esibita al momento della convocazione presso lo Sportello Unico.
21) Come
posso certificare che il lavoratore clandestino è alle mie dipendenze da più di
tre mesi alla data del 30 giugno? Ovviamente non esiste contratto, ci sono
moduli o autocertificazioni da produrre?
Lo stesso modulo di domanda di emersione costituisce
una autocertificazione di quanto in esso dichiarato.
La presentazione di falsa dichiarazione o
l’utilizzo di documenti contraffatti costituisce reato.
22) Quando
potrò ottenere la ricevuta di presentazione della domanda di emersione?
La ricevuta di presentazione della domanda di emersione
sarà scaricabile dal sito del Ministero dell’Interno a decorrere da massimo 72
ore dall’invio della domanda e rimarrà a disposizione nel sito stesso a tempo
indeterminato. Qualora decorse le 72 ore la ricevuta non fosse ancora
disponibile, ci si potrà rivolgere all’Help Desk per la risoluzione del
problema.
Segreteria Nazionale
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Tel. 02/89406254 • Fax 02/89404192
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