Rughe

Rughe: un modo originale per parlare di Alzheimer
Miglior opera lunga a Lucca Comics&Games 2008

La mancanza di lucidità, l’assenza di memoria – dai ricordi alle cose più semplici, come il saper mangiare o il vestirsi – e la conseguente sensazione di disorientamento che pervade i malati di Alzheimer e i loro famigliari: Rughe, il fumetto di Paco Roca, riesce a dare un quadro completo di questa malattia, con un misto di umorismo e commozione.

Paco Roca ha visitato diverse cliniche per anziani prima di scrivere la storia di Emilio, un anziano direttore di banca che è ricoverato dalla sua famiglia in una residenza per la terza età perché è affetto dal morbo di Alzheimer. In questo ambiente, apprende come convivere con i suoi nuovi compagni e con gli infermieri che li accudiscono. La lotta di Emilio contro la malattia è sorretta dalla volontà di mantenere la sua memoria e di evitare di essere portato all’ultimo piano della clinica, quello assegnato ai malati “del non ritorno”.  Per far questo potrà contare sul suo amico Michele.

Rughe è un libro utile e di piacevole lettura, in grado di aiutare i famigliari, gli operatori professionali e i malati stessi a comprendere meglio la malattia.

“Dicono che quando ti guardi nello specchio e cominci ad assomigliare a tuo padre ti stai facendo grande. La mia immagine riflessa inizia a somigliare a mio padre, e mio padre assomiglia al ricordo che ho di mio nonno.  
Forse per questi motivi, e vedendo mia madre, donna molto presuntuosa, che si è appena comprata imbarazzata il suo primo bastone da passeggio, che ho deciso di scrivere una storia sugli anziani e ho iniziato a raccogliere gli aneddoti sui genitori e i famigliari anziani dei miei amici.”
Dalla conclusione di Paco Roca

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