Questo intenso 2023 si chiude con una buona notizia: la commissione Bilancio ha approvato l’emendamento che finanzierà il Fondo Alzheimer e demenze per il triennio 2024 - 2026.
L’annuncio è arrivato direttamente dal Ministro della Salute prof. Orazio Schillaci pochi giorni fa a Napoli nel corso del Convegno «Uniti contro l’Alzheimer» fortemente voluto dall’Intergruppo parlamentare per le Neuroscienze e l’Alzheimer, promosso dall’Onorevole Annarita Patriarca e dalla Senatrice Beatrice Lorenzin.
Siamo grati per l’impegno assunto dal Governo. Questo però non è che il primo passo. Organizzazione, multidisciplinarietà, omogeneità, innovazione, investimenti strutturali, supporto ai caregiver sono i concetti chiave da perseguire per contrastare davvero le demenze nel futuro più prossimo. In questo senso, le dichiarazioni fatte dalle istituzioni a Napoli ci fanno ben sperare.
Americo Cicchetti, Direttore generale della Programmazione del Ministero della Salute, ha sottolineato come, nel corso degli anni, il Ministero si è concentrato molto sui piani settoriali, dimenticando però di fare programmazione sanitaria attraverso il Piano Sanitario Nazionale. Rinnovare il Piano Sanitario fermo al 2007 per definire le priorità e gli obiettivi e, di conseguenza, individuare le risorse e le linee di azione concrete di concerto con le Regioni è l’impegno assunto dal Direttore Cicchetti.
Come spiegato da Alessandro Padovani, Presidente di Società Italiana di Neurologia, è fondamentale lavorare insieme per costruire un eco-sistema tra Istituzioni, politica e scienza. Un concetto espresso anche da Andrea Costa del Ministero della Salute, il quale ha evidenziato l’importanza di unità rispetto al contrasto all’Alzheimer e ha garantito la disponibilità dell’amministrazione a ripensare il sistema di presa in carico del paziente grazie alle risorse del PNRR.
Occorre, insomma, una cabina di regia che non sprechi le risorse economiche e si occupi della trasformazione e l’ammodernamento del sistema, per renderlo adeguato ai malati di oggi e a quelli di domani.
AIMA continuerà nel suo lavoro, con la missione di non dimenticare chi dimentica. Oggi però è il momento di dare corpo alle speranze.
Con i nostri migliori auguri di buone feste.
Patrizia Spadin
Presidente AIMA
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